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Caso Ablyazov, Berlusconi smentisce l'incontro in Sardegna

Silvio Berlusconi

Ignazio Stagno
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L'occasione è ghiotta. Ci sono tutti gli ingredienti: i familiari di un dissidente, il presunto errore di un ministro del Pdl e la presenza in Italia, in Sardegna, del presidente del Kazakistan. La sinistra si mobilita e aggiunge l'ingrediente segreto: Silvio Berlusconi. Il caso di Alma Shalabayeva e della figlia, rimpatriate in Kzakistan dall'Italia, diventa l'ennesima occasione per tirare in mezzo il Cav. L'accusa è la solita: "Il presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbaev è amico di Berlusconi, allora è stato l'ex premier a far rimpatriare in terra kazaka i familiari del dissidente Mukhtar Ablyazov". Ma questa volta la macchina antiCav si è superata. L'Unione Sarda, prontamente ripresa da Repubblica e dalle testate online vicine alla sinistra, sostiene che il Cav circa una settimana prima dell'espulsione avrebbe incontrato in Sardegna il presidente Nazarbaev, nel corso di una sua vacanza in Italia. Obiettivo? Accordarsi sul rimpatrio dei familiari del dissidente. Dettagli inesistenti - La stampa locale e quella nazionale riportano tutti i particolari dell'incontro: "Il presidente kazako sarebbe stato raggiunto il 6 luglio da Silvio Berlusconi, direttamente in elicottero. Un incontro rimasto segreto per una settimana, una vera e propria missione diplomatica non ufficiale, così la definisce l'Unione Sarda. Sull'oggetto del colloquio fra i due leader non ci sono certezze, ma è probabile che abbiano parlato del caso della moglie e della figlia del dissidente Ablyazov forse - riferisce ancora l'Unione Sarda -, per concordare una versione da fornire sull'accaduto. Del colloquio fra il dittatore kazako e l'ex premier italiano non ci sono testimoni, se non qualche fidatissimo collaboratore. Di certo, proprio mentre in Italia esplodeva lo scandalo dell'espulsione di Alma Shalabayeva e della figlia, il presidente kazako Nursultan Nazarbaev si concedeva qualche giorno di totale relax in uno degli angoli più belli della Sardegna. Non in una residenza qualunque, ma in una villa del comprensorio H2O di proprietà di un uomo da sempre vicino a Silvio Berlusconi: il commercialista Ezio Maria Simonelli", spiegano il quotidiano isolano e l'Huffingtonpost di Lucia Annunziata. Particolari citati anche da Repubblica, ovviamente. Gogna continua - Per uno spiffero che arriva dalla Sardegna il Cav viene subito messo alla gogna e accusato di complicità per l'"operazione Shalabayeva". Peccato che le cose non ci sia alcuna certezza. Subito, infatti, è arrivata la secca smentita da palazzo Grazioli: "Sabato scorso, 6 luglio, contrariamente a quanto riporta stamani un quotidiano sardo, citato a sua volta da agenzie di stampa, il presidente Berlusconi si è trattenuto tutto il giorno nella sua residenza di Arcore. In nessun altro giorno il presidente Berlusconi si è recato in Sardegna e non ha mai incontrato il presidente Nazarbayev durante il suo soggiorno in italia", recita una nota ufficiale. Insomma Berlusconi non ha mai incontrato Nazarbaev. Ma poco importa. Quello che conta, a sinistra, è sbattere Silvio in prima pagina per metterlo in difficoltà. Vecchia storia. Ma non dite che si tratta di "macchina del fango"...(I.S.)

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