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Il banchiere di Silvio:"Ecco perchè Berlusconinon deve mollare Letta"

Ennio Doris, storico amico del Cav e patron di Banca Mediolanum: "Per le aziende di famiglia le larghe intese sono state una gallina dalle uova d'oro"

Matteo Legnani
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Se molla le larghe intese, Berlusconi è matto. Ennio Doris, storico presidente di Banca Mediolanum, da sempre socio e amico del Cavaliere, usa parole diverse per mettere sul chi va là l'ex presidente del Consiglio. Ma il senso di ciò che dice in una intervista su Repubblica è questo. Perchè il governo Letta, per Berlusconi, è stato una gallina dalle uova d'oro: in soli quattro mesi, infatti, le aziende di famiglia hanno guadagnato a Piazza Affari il 74%, regalando al solo Berlusconi 1,3 miliardi di euro. Il titolo Mediolanum, da parte sua, si è apprezzato in Borsa del 35%. "Meglio andare avanti, piuttosto che far cadere tutto" dice Doris. "Anche perchè le alternative al governo attuale non ci sono o non mi piacciono". Il 'banchiere di Silvio' non promuove certo a pieni voti il governo Letta. "Ma - spiega - fin qui ha fatto quello che poteva, considerato che da noi il premier non ha certo gli stessi poteri che ha un Obama negli Stati Uniti o un Cameron in Gran Bretagna. Per fare di più servirebbe un modello di 'governance' che desse più poteri al presidente del Consiglio. Ma, ripeto, meglio Letta che l'incognita del dopo. I mercati vogliono stabilità, perchè solo così la finanza può fare i suoi calcoli". Quanto a un eventuale passaggio del testimone tra Berlusconi e la figlia Marina al timone del centrodestra, Doris è lapidario: "Su questo fronte, mi pare che la famiglia Berlusconi abbia già dato".

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