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Letta incontra Alfano: "Andare avanti si può"

Enrico Letta

Andrea Tempestini
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"Andare avanti si può". Così Enrico Letta al termine di una giornata convulsa, tesissima, scandita da ultimatum e retromarcie e dall'attesa per i lavori della Giunta elezioni del Senato chiamata a decidere sull'agibilità politica di Silvio Berlusconi. Una giornata che però si è raffreddata in serata. Prima l'appello di Giorgio Napolitano (che pareva rivolto al Pd): "Serve unità, o crolla tutto". Quindi la notizia dell'annullamento della riunione prevista per mercoledì dei gruppi parlamentari del Pdl: il Cav, si è appreso, non sarebbe andato a quella che sembrava una vera e propria "chiamata alle armi". Lavoro diplomatico - Letta, nel pomeriggio, ha incontrato Angelino Alfano, vicepremier e segretario del Pdl. La notizia è trapelata solo in serata. Il premier ha avuto contatti anche con gli altri ministri: obiettivo, cercare una mediazione. Al termine degli incontri, il premier si è detto ottimista: "Andare avanti si può". Sia Letta sia Alfano, per concentrarsi sul futuro delle larghe intese, hanno evitato di partecipare alla summer school del Pdl a Frascati. La mediazione, per ora, sarebbe riuscita. Il premier avrebbe spiegato al Pdl: "Non c'è nessun piano B, ma occorre che prevalga il buonsenso". In parallelo continuava il lavoro di falchi e colombe di Pd e Pdl. Letta, sulla decadenza del Cavaliere, avrebbe ribadito la sua linea: in quanto senatore ha il diritto di difendersi, ma il Pd non può garantire alcun salvacondotto. La situazione resta tesissima, ma l'esecutivo delle larghe intese - per ora, con il voto in Giunta sul punto di slittare - appare (un po') più solido.

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