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Letta: "Se cado ioci governerà Bruxelles"

Il premier, ospite della festa dell'Udc, minaccia: "Senza governo la legge di stabilità la scriverà l'Europa". Poi fa lo struzzo: "Dopo mercoledì non accadrà nulla"

Matteo Legnani
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Enrico Letta continua a fare lo struzzo. Mentre la giunta per le elezioni del Senato va ormai irrevocabilmente verso la decadenza di Silvio Berlusconi da parlamentare e i falchi nel Pdl appaiono di ora in ora sempre più forti nel partito del Cavaliere, il presidente del Consiglio continua a dirsi sicuro che "dopo mercoledì non accadrà nulla". Letta, oggi, ha parlato a Chianciano alla festa dell'Udc, ridotto ormai nei sondaggi a un partito uno virgola. E ha descritto l'alternativa al suo governo in termini apocalittici, spiegando che "se cade il governo, la legge di stabilità la scriveranno a Bruxelles". Ovvero, che a governarci sarà l'Europa (come se ciò non sia già oggi). Letta si è soffermato a descrivere le differenze oggi esistenti tra Italia e Spagna, dove la ripresa appare più consistente: "La differenza è che là c'è un governo stabile, mentre da noi si continua a fare giochetti politici che mettono a rischio la stabilità e spaventano gli investitori stranieri che finanziano il nostro debito. Che poi il governo faccia bene o male (chissà che il premier non si stesse atoassolvendo, con queste parole, ndr) è un altro discorso. Ma la stabilità (sua, ndr) è un valore irrinunciabile". Poi  è passato a fare un elenco di promesse: "Nella legge di stabilità ci sarà un intervento sul cuneo fiscale"; "certamente rispetteremo il rapporto deficit/pil"; "rispetteremo tetto del deficit". Ha un po' sbruffoneggiato: "Per fare il premier ci vuole un fisico bestale". E la cosa più difficile? "Mordermi la lingua quando è necessario".

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