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Giuliano Pisapia ferma l'alleanza col Pd: "Renzi, si decide insieme chi è il capo"

Eliana Giusto
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"Ci vuole maggiordomi, ascari. Gioca a fare Biancaneve e i sette nani". Giuliano Pisapia, furioso, raccoglie l'invito a fare una coalizione di centrosinistra secondo il piano di Matteo Renzi, riporta La Repubblica. "Per ricostruire un terreno è necessario condividere un programma, un leader e paletti sulle alleanze. Altrimenti diventa solo un'alleanza elettorale dove qualcuno pensa di comandare da solo". Insomma, la partita nel centrosinistra in vista delle elezioni comincia male.  Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda si tira già indietro: "L'ho detto 60 volte, non mi candido". Da parte sua Emma Bonino si sta spendendo in senso europeista ma non è detto che alla fine sarà in una lista di sostegno al Pd. Romano Prodi però avvisa la leader radicale: "Non mettermi nel calderone di un listino pro Pd". Bruno Tabacci, che è molto vicino a Pisapia, prende le distanze dal segretario del Pd: "Renzi non vuole partiti alleati, ma liste civetta al suo servizio. In questo il campione del mondo è Berlusconi. Animalisti, pensionati, lui sa persino come farli sentire importanti. Mentre Renzi tratta tutti dall'alto in basso. La tattica per ora mi sembra arrogante e suicida". E non da ultimo c'è Andrea Orlando: "Fare una coalizione vera significa discutere il programma, le alleanze e anche la leadership". Il ministro della Giustizia non chiederà passi indietro di Renzi in caso di una sconfitta pesante in Sicilia. Però in quella occasione si definiranno gli assetti e quel "il candidato premier sono io".

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