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Feltri, dopo la vittoria dell'Austria siamo rimasti solo noi in Italia in balìa dei comunisti

Giovanni Ruggiero
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Anche l' Austria ha svoltato a destra. Ha vinto le elezioni Sebastian Kurz, 31 anni, leader dei popolari. Ormai, a parte la povera Italia conformista e politicamente sbagliata, tutti i Paesi europei hanno ripudiato la sinistra capace solo di combinare guai ospitando musulmani e extracomunitari vari. Tra poco voteremo noi per rinnovare il Parlamento e ci auguriamo che i progressisti vadano in malora, come meritano, aprendo spazio a politiche più avvedute. Kurz è un giovane di valore che sa stare al mondo, avendolo capito. Si è presentato ai connazionali senza sventolare la bandiera del buonismo e si è dichiarato pronto a combattere l' immigrazione selvaggia, foriera di gravi problemi per la comunità. Cosicché ha ottenuto una messe di voti che gli consentirà di governare seguendo le linee della indipendenza austriaca da qualsiasi obbligo di integrazione. La gente non è stupida e pretende di essere libera in casa propria non avendo soggezione davanti a profughi che rifiutano di adottare i costumi e le leggi occidentali. Per questo il nuovo comandante di lingua tedesca ci piace. Cerchiamo di imitarlo scevri da timidezze togliendo il nostro Paese dalle grinfie degli ex comunisti a cui dobbiamo una gestione del potere orientata a mettere la Penisola in soggezione di fronte ai musulmani, talmente arroganti da imporci la loro mentalità retrograda e minacciando col terrorismo chiunque si rifiuti di soggiacere ai loro ricatti immondi. Ormai siamo a un punto di svolta: o ci diamo una mossa decisa onde respingere gli assalti dell' islam più estremista oppure finiremo per esserne schiacciati. I socialdemocratici austriaci hanno ceduto terreno alla destra popolare perché non riuscivano a convincere i cittadini della bontà della loro politica aperturista nei confronti degli stranieri. Mentre Kurz, interpretando il sentire della maggioranza, non ha esitato a dire che Vienna deve cambiare indirizzo per sopravvivere non dico felicemente, ma almeno decentemente. L' Italia è rimasta l' unica nazione del Continente a predicare l' accoglienza tout court, rifiutandosi scelleratamente di chiudere le frontiere schivando gli assalti degli extracomunitari a cui nemmeno Minniti ha posto un freno, nonostante la propria buona volontà. I politici che bazzicano i cortili romani e non solo romani si diano una regolata. Se non si adeguano all' andazzo internazionale rischiano di essere buttati fuori a pedate dal Palazzo e dintorni. Anche Berlusconi si decida a esprimersi contro le orde di neri che ci opprimono o pure lui, che si illude di vincere in primavera, sarà costretto a farsi da parte. La partita elettorale si giocherà sui temi che hanno fatto trionfare Kurz. Chi si allontana da questo perimetro è destinato a perire per aria. di Vittorio Feltri 

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