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Caso Bankitalia, Luigi Bisignani: Matteo Renzi ha toccato i poteri forti sbagliati

Zaccardi Michele
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Con l'appoggio alla mozione presentata dal Pd contro il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, Matteo Renzi rischia di farsi fuori da solo. Ed è riuscito anche nell'impresa, che pareva impossibile, di trasformare uno dei più inadeguati governatori di Palazzo Koch in un eroe nazionale. Un feticcio agitato da tutti gli oppositori, interni ed esterni, di Renzi. È quanto sostiene in un durissimo commento su Il Tempo, Luigi Bisignani, l'uomo che sussurrava ai potenti. Visco, a suo parere, è infatti legato a doppio filo con Mario Draghi, suo predecessore a Bankitalia, e dunque con all'establishment europeo. Secondo Il Tempo, mettere sotto accusa uno equivale a inimicarsi l'altro, squalificandosi come interlocutore a livello internazionale nei confronti di Francia e, soprattutto, Germania. Un passato a Parigi, all'Ocse, poi la chiamata a occupare la poltrona rimasta vacante da Mario Draghi, promosso alla carica massima europea, l'unica che conti qualcosa, checché ne dicano i sognatori europeisti: la Presidenza della Bce. Il povero Visco, catapultato dalla torre d'avorio dell'Ocse nella cruda realtà del sistema bancario italiano, si è trovato spaesato. E così ha cincischiato sul critico stato di salute degli Istituti di credito della penisola, rinviando le necessarie ricapitalizzazioni statali delle banche in crisi finché il bubbone è esploso, con un aggravio di costi per il bilancio pubblico che avrebbe potuto essere evitato, come dimostra il caso Montepaschi. Ha ceduto a 1 euro le banche venete a Intesa San Paolo, e ha lasciato fallire Etruria e altri tre piccoli istituti del centro Italia, ricorda Bisignani. Certo le responsabilità non sono tutte sue, le divide in larga misura con i governi che si sono succeduti negli ultimi anni, ma la vigilanza spettava a lui e anche la ricerca di soluzioni meno dolorose del bail in, che ha bruciato miliardi di risparmi degli italiani. Detto altrimenti, Visco ha avallato le scelte sbagliate del governo, facendo dell'Italia una cavia delle normative europee. Ora Renzi, sottolinea sempre Bisignani, con una mossa maldestra cerca di smarcarsi dalla questione banche, scaricando tutta la responsabilità politica sul governatore di Bankitalia. Questa iniziativa rischia di screditarlo sia agli occhi dei colleghi europei, e dei tecnocrati di Bruxelles, sia davanti all'opinione pubblica nazionale, che è dormiente ma non priva di memoria.

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