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Matteo Renzi manda in esilio Maria Elena Boschi: candidiamola nel Lazio

Eliana Giusto
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Per evitare polemiche sul caso Banca Etruria in vista delle prossime elezioni politiche Matteo Renzi vuole mandare "in esilio" Maria Elena Boschi. La sottosegretaria, rivela il Giornale in un retroscena sarebbe stata messa in fuga dall'ex premier che ha deciso di non ricandidarla alla presidenza del Consiglio ad Arezzo e di far sparire il suo nome dalle liste del Pd in Toscana. Insomma, la Boschi potrebbe essere "dirottata" in Campania o nel Lazio, come capolista nella quota proporzionale dei listini bloccati. Candidarla ad Arezzo, la città "ferita" dal caso Banca Etruria, sarebbe troppo. Soprattutto, potrebbe avere un effetto negativo sulla prossima campagna elettorale. E poi Renzi non vuole spostare lo scontro politico sul tema delle banche, in particolar modo dopo il tentativo fallito di silurare il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco e dopo che alcune voci danno Luigi Di Maio in campo ad Arezzo. In questo momento la popolarità della Boschi è in crisi e un suo esilio forzato sarebbe necessario per tutelare Matteo Renzi. Quindi la sottosegretaria finirà facilmente candidata nel Lazio, o a Napoli. Qui una sua candidatura avrebbe l'appoggio del segretario regionale Assunta Tartaglione e del sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto. Anche Vincenzo De Luca, il governatore darebbe il suo sostegno, magari in cambio della candidatura del figlio Piero De Luca al Parlamento.

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