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Sicilia, elezioni regionali: gli exit poll, testa a testa tra Musumeci e Cancelleri. Crollo Pd, dramma Renzi

Giulio Bucchi
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Gli exit poll definitivi dalle regionali in Sicilia cancellano il Pd e Matteo Renzi. Secondo i dati trasmessi da Rainews24 il Centrodestra con il candidato premier Nello Musumeci viaggia tra il 36 e il 40%, Giancarlo Cancelleri per il Movimento 5 Stelle (primo partito sull'isola) è tra il 33 e il 37%. Staccatissimo il centrosinistra rappresentato da Fabrizio Micari (16-20%) mentre è un flop anche la Sinistra con Claudio Fava, fermo al 6-10 per cento. Lo spoglio ufficiale inizierà lunedì mattina alle 8, questi risultati confermano in ogni caso il trend dei sondaggi delle ultime settimane. Al di là del testa a testa tra Musumeci e Cancelleri, l'unico dato certo è quello del tracollo del Pd e del processo politico che scatterà nelle prossime ore al segretario Renzi, che dal 2014 ha incassato solo sconfitte a ogni tornata elettorale. La resa dei conti tra i democratici e nel centrosinistra è questione di ore: l'emorragia di voti rispetto alle regionali vinte nel 2012 con Crocetta (che superò il 30%) non è più spiegabile con il "voto locale" né con la spaccatura con Mdp (Micari e Fava, da soli, raccolgono meno di quanto fatto a suo tempo da Crocetta). È la fotografia di una leadership in crisi, a cominciare dalla scelta di un candidato debole come Micari. La verità, come spiegava un retroscena del Corriere della Sera, è che al Nazareno avevano già messo in conto la sconfitta, anche pesante, e che Renzi si è già detto disposto a cambiare la formula pur di mantenere la propria poltrona di segretario. Con lo sguardo già alle prossime politiche, l'ex premier sarebbe pronto al passo di lato: a non candidarsi, cioè, a Palazzo Chigi pur di trovare una coalizione larga che possa andare dal centro fino alla sinistra estrema. E in un simile modello la sua presenza in prima fila sarebbe considerata troppo divisiva.

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