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"Il Pd è morto, Renzi anche: con lui niente dibattito tv". Di Maio, clamoroso vaffa

Eliana Giusto
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"Il Pd è politicamente defunto", "non sappiamo neanche se Renzi sarà il candidato premier del centrosinistra. Anzi, secondo le ultime indiscrezioni riportate dai media, a breve ci sarà una direzione del Pd dove il suo ruolo sarà messo in discussione. Il nostro competitor non è più Renzi o il Pd. Combattiamo contro l'indifferenza che genera l'astensione". Quindi, conclude Luigi Di Maio, la sfida in tv con il segretario del Pd non si farà: "Avevo chiesto il confronto con Renzi qualche giorno fa, quando lui era il candidato premier di quella parte politica. Il terremoto del voto in Sicilia ha completamente cambiato questa prospettiva. Mi confronterò con la persona che sarà indicata come candidato premier da quel partito o quella coalizione". Un clamoroso schiaffo, quello di Di Maio all'ex premier, che non viene più riconosciuto come competitor politico. Tanto da far saltare - pare - il faccia a faccia previsto su La7 a DiMartedì. Ma la situazione è in divenire. E così, se da un lato si fa avanti Alessandro Di Battista, dall'altro Renzi non molla e rilancia la sfida su Twitter: "Di Maio: hai scelto la data, la tv, il conduttore. E adesso scappi? Un leader non fugge. Ci vediamo domani da Floris a La7, ore 21,30". Da par suo, il candidato premier del Movimento 5 stelle fa la faccia del vincente: "Sono al lavoro per portare il M5s tra quattro mesi davanti al presidente della Repubblica per ricevere l'incarico di governo". Di più: "Questo fine settimana vado a Washington per incontri al Congresso e al Dipartimento di Stato. Siate orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Siamo il primo Movimento d'Europa e se alle regionali e alle comunali abbiamo oltre il 30% possiamo arrivare ben oltre alle politiche. Adesso incrociamo le dita".

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