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La Lega toglie gli assistenti a Umberto Bossi: niente lavori parlamentari e niente tv

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Matteo Legnani
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La rottura, adesso, è definitiva. Perchè alle parole, che definivano Umberto Bossi "superfluo" per il futuro della lega, sono seguiti i fatti. Più umilianti, se possibile, delle parole. E se il clima resterà questo, è assai probabile che il ventilato passaggio del fondatore della Lega nelle liste di Forza Italia in vista delle prossime elezioni politiche, possa tradursi in realtà. I fatti sono quelli di ieri, e a raccontarli è il Corriere della Sera. E' successo che i due dipendenti del Carroccio che a turno accompagnavano a Roma il Senatur per aiutarlo, dopo l'ictus che lo ha colpito nel 2004, a partecipare ai lavori parlamentari, sono stati sospesi. E così il volo da Linate per Roma delle 19, quello con cui Bossi era solito raggiungere la Capitale per la settimana parlamentare, ieri è decollato senza di lui. Saltata anche la partecipazione, che era prevista per stasera, a "Cartabianca" da Bianca Berlinguer. E che doveva essere il tanto atteso ritorno in tv del Senatur dopo lunghi anni di assenza. L'amico fraterno dell'Umberto, Giuseppe Leoni, lui pure tra i fondatori della Lega nell'84 ed ex senatore del Carroccio, lancia un appello a Salvini: "prenda esempio dalla Chiesa. benedetto XVI vive ancora in Vaticano, mica sotto un ponte lungo il tevere. Anche adesso che è anziano e malato e non è più il Pontefice in carica. Ricordino Salvini e Giorgetti. gli uomini non vanno mai umiliati".

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