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Tensione sulla nomina dell'ambasciatore italiano all'Onu: l'ultimatum al governo

Giovanni Ruggiero
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Sono giorni di veleni e turbolenze nei corridoi della Farnesina, secondo un'indiscrezione di Dagospia. Da diverse settimane, il corpo diplomatico italiano aspetta con trepidazione la nomina del nuovo ambasciatore italiano all'Onu, una delle nomine più ambite. Dopo la fine dell'incarico di Sebastiano Cardi, il Governo non ha ancora scelto il nome giusto, mettendo a dura prova la pazienza di un gruppo di ambasciatori di primo rango, pronti ad azioni eclatanti in assenza di una nomina. Secondo Dagospia, a Palazzo Chigi è stato concesso un limite di due Consigli dei ministri prima di scatenare l'inferno, magari con una lettera pubblica o chissà cos'altro. Scegliere chi dovrà andare alle Nazioni unite però non è un'operazione semplice, viste le complicazioni all'interno dello stesso corpo diplomatico. Per quel ruolo il candidato naturale doveva essere Luca Giansanti, direttore generale per gli Affari politici della Farnesina. Sulla sua strada però si è frapposta la candidatura di Maria Angela Zappia, consigliere diplomatico di Gentiloni. E sarebbe spuntato un terzo incomodo, l'ambasciatore a Parigi ormai in scadenza, Giandomenico Magliano, che godrebbe del sostegno del responsabile esteri del Pd, cioè Piero Fassino.

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