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Ricolfi asfalta Renzi e centrosinistra: "Penosi tentativi con i cespugli, Matteo non ha né cultura né umiltà"

Giulio Bucchi
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Dopo il voto in Italia ha due sole possibilità di governo: uno è quello di centrodestra formato da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia. L'altro è quello di larghe intese con Pd e Forza Italia. A sostenerlo, con forza, è Luca Ricolfi, sociologo di riferimento del mondo progressista, attento analista politico e, come Eugenio Scalfari qualche tempo fa, uno dei pochi "coraggiosi" che "mettono da parte i sentimenti e fanno prevalere il cervello". Intervistato dal Quotidiano nazionale, il professore sottolinea come tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi "il punto di maggiore sintonia potrebbe essere la riduzione della pressione fiscale. Sfortunatamente sarebbero in sintonia anche su un altro punto: chiedere ulteriore flessibilità all'Europa, e rimandare alle calende greche la riduzione del debito pubblico". Il dato che più salta all'occhio in questi giorni, però, è lo stato di drammatica difficoltà del Pd dopo le defezioni di Angelino Alfano e Giuliano Pisapia. "Ci sarà qualche penoso tentativo di creare due contenitori-cespuglio, uno alla propria destra (tipo Udc e simili), uno alla propria sinistra (tipo radicali-verdi-socialisti) - spiega Ricolfi -. Ma non porteranno molti voti, ma assicureranno solo qualche seggio ai notabili dei micro-partiti". La prospettiva è quella di una coalizione intorno al 30 per cento.  Lo stesso Renzi, a livello personale, non è mai sembrato tanto alle corde. E l'ipotesi che possa formare un suo partito personale "alla Macron", come suggerito da Massimo Cacciari, non convince affatto Ricolfi: "Bisogna non essersi bruciati prima. Inoltre è bene aver studiato, avere alle spalle esperienze professionali vere, possibilmente di alto livello. Come ha notato saggiamente Lapo Elkann qualche giorno fa, Macron - oltre ad essere nuovo - aveva tutte le carte in regola, Renzi no. Renzi ha molta energia, poca cultura, nessuna umiltà". Occhio, però: Renzi è "un ragazzo sufficientemente scavezzacollo da risultare imprevedibile".

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