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Pensioni, la bomba-Di Maio. A chi vuol togliere l'assegno, l'idea che fa irritare Renzi

Giovanni Ruggiero
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La proposta di Luigi Di Maio sul taglio delle "pensioni d'oro" ha scatenato un vespaio di polemiche, irritando soprattutto il Partito democratico, dal segretario dem in giù. Secondo il candidato premier del Movimento cinque stelle sarebbe possibile superare la Riforma Fornero recuperando ben 12 miliardi dal taglio delle pensioni più ricche. Il grillino ai microfoni di Radio Anch'io su Radio1 non ha chiarito da subito a quali pensioni si stesse riferendo, un punto sui cui è lo stesso Renzi a colpirlo: "Al giornalista Rai che restava stupito per la cifra - ha detto Renzi - Di Maio ha detto in modo sprezzante: 'Certo che sono 12 miliardi, veda bene'. Noi abbiamo visto bene. Se vogliamo prendere 12 miliardi di euro dalle pensioni dobbiamo tagliare a chi prende 2.300 euro di pensione. Ci rendiamo conto? Qualcuno può legittimamente dire che duemila euro di pensione sono una pensione d'oro? A noi sembra folle". La risposta del vicepresidente della Camera è arrivata il giorno dopo, con il chiarimento che per "pensioni d'oro" intendeva quelle superiori ai 5mila euro al mese e che il piano di recupero di 12 miliardi era riferito a una manovra spalmata su più anni: "Renzi non faccia fake news per distrarre dallo scandalo di bancopoli che colpisce Boschi e il suo partito", hanno risposto dalle fila grilline.

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