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Pd, Matteo Renzi e la crisi delle tessere: meno di 90mila

Eliana Giusto
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Il Pd ha un altro grossissimo problema. Dopo il caso Banca Etruria-Boschi, i sondaggi che lo danno in caduta libera, le spaccature interne al partito, Matteo Renzi si trova difronte ad un altro clamoroso dato: il crollo delle tessere.  Leggi anche: Effetto banche, è finita: il sondaggio che affossa il Pd Secondo un retroscena su Repubblica il segretario si sarebbe sfogato con i suoi al Nazareno: "Qua non si tratta di banche o di Boschi, l'obiettivo sono io. Ma di cosa parliamo?". Vanno ribaltati i sondaggi, come quello di Alessandra Ghisleri che dà i dem al 23,7 per cento e il centrodestra oltre il 40. "Che possiamo fare, come se ne esce?". Preoccupatissimo anche Luca Lotti: "Qualcosa bisogna fare ammette sconsolato il ministro, come riferiscono alcuni presenti perché è evidente che così non possiamo andare avanti, ci stanno massacrando". I dati ancora top secret del tesseramento 2017 sono allarmanti. Le cifre non sono ufficiali ma il dato parziale è preoccupante perché è sotto quota centomila iscritti (esattamente 90mila). L'anno scorso si era andati oltre la soglia dei quattrocentomila. E ora Renzi pensa di prolungare i tempi per il tesseramento.

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