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Roberto Calderoli: "La Cei benedice le larghe intese. E Papa Francesco la smetta di sfinirci sugli immigrati"

Eliana Giusto
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"Io sono credente e sono praticante, ma che la Cei, oggi con il suo capo, il cardinal Bassetti, critichi la politica accusando qualcuno di proporre dei miracoli mi sembra blasfemo visto che i miracoli li ha inventati proprio la Chiesa". Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, attacca i vescovi e Bergoglio: "La smettano di mettere il becco nella politica e questo appello non è rivolto solo alla Cei ma anche a Papa Francesco che da oggi non chiamo più Santo Padre, perché deve finirla di sfinirci con le sue menate sugli immigrati, basta comprenda anche lui che gli immigrati irregolari devono tornarsene a casa loro: lo capiscano anche il Papa e la Cei. E capiscano che per ogni migrante che vuol venire qui per motivi economici ci saranno dieci italiani che staranno peggio".  Leggi anche: Virginia Raggi, il "vaffa" pure da Bergoglio E in una intervista a La Stampa, Calderoli aggiunge che quello che non gli piace è che la Cei "benedice le larghe intese. Qualcuno nel Paese spinge perché non vinca nessuno alle prossime elezioni e si torni a Paolo Gentiloni. La Chiesa, in questo gioco, fa la sua parte. Non hanno fatto i conti con i sondaggi, però, che ci vedono al governo".

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