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Luigi Di Maio, l'intercettazione nel caso Consip: "Voleva raccomandare sua mamma"

Eliana Giusto
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Anche i cinquestelle sono finiti nel caso Consip. A raccontarlo sul Fatto quotidiano, è il vicedirettore Marco Lillo che ha parlato di "polpetta avvelenata" contro il candidato premier Luigi Di Maio. Leggi anche: Di Maio peggio di Monti: chi porterà al governo De Lillo riferisce di una intercettazione, "penalmente irrilevante", ma non meno interessante sull'aspirante presidente del Consiglio grillino. Citato de relato a ottobre 2016 da Carlo Russo, l'imprenditore di Scandicci amico di Tiziano Renzi, il padre del segretario del Pd. A Romeo che gli chiede se abbia conosciuto Di Maio, Russo risponde di "no" ma aggiunge un dettaglio. Spiega di essere amico di Luciano Chiappetta, importante dirigente del Miur, al quale Di Maio si sarebbe rivolto - andandolo a trovare nella casa dove il burocrate "si ritira nei fine settimana e si va a fare le vacanze con la moglie" - per chiedere favori lavorativi per la mamma, che insegna italiano e latino al liceo, e per la sorella architetto. Lillo ha quindi chiamato Chiappetta. Che ha negato di conoscere Russo e Di Maio, pur avendo abitato come il leader grillino a Pomigliano... 

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