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Nicola Porro contro Massimo D'Alema: "Tap, una storia dell'orrore per cui ti devi vergognare"

Andrea Tempestini
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"La storia della Tap è una storia degli orrori", premette Nicola Porro su Il Giornale, parlando della Trans Adriatic Pipeline, il progetto per la realizzazione di un gasdotto che dovrebbe trasportare gas naturale dalla regione del Mar Caspio fino all'Europa. E raccontando la storia del Tap, Porro mette nel mirino Massimo D'Alema. "Un lustro fa, il nostro D'Alema, quando ancora era nel partito democratico, diceva in un'intervista televisiva che non bisognava raccontare sciocchezze ai cittadini e che il tubo che portava gas in Italia si sarebbe dovuto fare e che si trattava di un piccolo tubicino interrato che non comportava impatto". Leggi anche: D'Alema, la frase sul Cav: pronto a tutto pur di umiliare Renzi Ma come fa notare Porro, D'Alema qualche settimana fa ha cambiato idea: "Dovrebbe far riflettere molti il modo in cui il governo nazionale ha potuto decidere con un proprio atto di imperio, dopo una lunghissima vicenda, l'approdo del gasdotto in una delle aree turistiche più qualificate, con la pretesa di militarizzare il cantiere. Di fronte a tanta sfrontatezza, l'intera rappresentanza salentina avrebbe dovuto mettere la testa sotto terra per la vergogna". La solita piroetta di D'Alema, insomma, per mero calcolo politico. Porro ci va giù durissimo: "Qua l'unico che si deve vergognare delle proprie tarantelle è chiaramente D'Alema". E aggiunge: "Il problema è che D'Alema alimenta il clima di ostilità verso un'infrastruttura innocua, utile per la nostra diversificazione energetica, e che ci siamo impegnati a fare". Durissima anche la conclusione dell'articolo, che piove dopo un ulteriore esame della vicenda relativa al Tap: "Un paese in cui un politico, ritenuto 'serio e affidabile' come D'Alema, si rimangia una propria legge e la propria parola per ottenere quattro voti in più".

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