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Lega, Giancarlo Gentilini sbatte la porta: si fa la sua lista e il suo candidato

Matteo Legnani
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Lo chiamavano "lo sceriffo", anche per quella foto in cui si era fatto ritrarre con la fascia tricolore addosso e la pistola in pugno. Giancarlo Gentilini è stato sindaco di Treviso dal 1994 al 2003 e poi, scaduti i due mandati, vicesindaco per altri dieci anni fino al 2013. Le sue sparate sugli immigrati e sulla sicurezza hanno negli anni creato qualche problema persino a un partito non certo tenero come quello di cui ha sempre fatto parte, la Lega. Ma a Treviso, e in Veneto, il suo è sicuramente uno dei nomi che hanno fatto la storia del carroccio e a una rottura non si era mai arrivati. Almeno fino ad ora: a Treviso, infatti, lo "sceriffo" aveva raggiunto un accordo con Forza Italia perchè il candidato sindaco nelle elezioni che si terranno nel 2019 fosse l'azzurro Andrea Checchi. Nelle scorse settimane, però, lo scenario è cambiato completamente perchè nella definizione delle varie caselle in vista delle politiche, Berlusconi ha deciso di cedere lo "slot" del sindaco di Treviso a Salvini. Il quale ha candidato a primo cittadino il leghista Mario Conte, figura invisa a Gentilini. Leggi anche: Treviso, vogliono cacciare Gentilini dalla Lega. Lui: "Sulla mia tomba scrivete 'martire'" Il quale, alla bella età di 89 anni, ha deciso di rompere col suo partito della vita e di farsi una propria lista che correrà alle comunali separata da FI e Lega: "Non mi ricandido io, ma farò una nuova lista e indicherò il candidato sindaco" ha dichiarato. Una scelta che a livello di voti, nel trevigiano, conterà anche sui risultati della coalizione di centrodestra alle politiche.

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