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Silvio Berlusconi, la pugnalata di Stefano Parisi: "Ha in testa le larghe intese"

Andrea Tempestini
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Un tempo, neppure troppo lontano, era uno dei preferiti di Silvio Berlusconi. Oggi, invece, è rimasto addirittura fuori dalla coalizione di centrodestra. Si parla di Stefano Parisi, che ha appena incassato il rifiuto: nella coalizione non c'è posto per il suo partito, Energie per l'Italia. Il suo disappunto è pungente: "È uno strappo molto grave. Hanno scelto di fare l'accordo con i vecchi partiti, con gli stessi che chiamavano traditori", ha dichiarato. E ancora: "Abbiamo provato a portare un contributo d'innovazione senza pretendere seggi, ma il centrodestra s'è chiuso in se stesso: sembra abbiano paura di cambiare". Leggi anche: Al Cav per governare basta il 37% L'ex sindaco di Milano, dunque, si sbottona su chi ha posto il veto nei suoi confronti: né la Lega, né Giorgia Meloni. "Berlusconi - riprende -? Non lo so. Di sicuro i suoi". Dunque, un colpo basso. Parisi infatti ha le idee chiare su cosa accadrà il 5 marzo, dopo il voto: "Probabilmente servono parlamentari disponibili a una grande coalizione e a sostenere un governo con la sinistra". Per Parisi, insomma, Berlusconi ha in mente una riedizione delle larghe intese. "Chi ha governato con loro fino a oggi? Noi vogliamo un governo alternativo alla sinistra", conclude.

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