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Pietro Grasso e Liberi e Uguali sotto al 6%: ognuno sarà libero di fare quel che vuole

Giovanni Ruggiero
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Tira una brutta aria nei corridoi degli uffici di Liberi e Uguali dopo gli ultimi sondaggi. Il partito degli scissionisti del Pd e delle schegge impazzite della sinistra italiana non sembra andare oltre il 5-6%, un risultato che già così fa schizzare la tensione alle stelle. Non aiutano poi le sparate di Massimo D'Alema, come l'ultima che di fatto apriva la possibilità di aderire a un eventuale governo di larghe intese. Leggi anche: Grasso, la mossa disperata del presidente: dove si candida Le parole di Baffino hanno fatto saltare i nervi ai dirigenti Leu, come riporta il Fatto quotidiano, ormai disperati ogni volta che l'ex premier apre bocca: "Perché enfatizzare sempre tutto quello che dice D'Alema?". Secondo diversi big di Leu i tempi sono prematuri, ma quelli più lucidi avrebbero già messo in chiaro una regola non scritta. Anzi più che altro una facile profezia su quel che accadrà. Leggi anche: D'Alema, massacrato da Friedman: la grande vergogna nella sua carriera Se dalle urne il partito di Grasso e Bersani non andrà oltre il 6%, ci sarà una specie di "sciogliete le fila". Ogni eletto e militante sarà libero di fare quel che vuole, muovendosi in totale coscienza. Così ognuno potrà aderire all'eventuale maggioranza a sostegno di un governo del Presidente, oppure all'opposizione, meglio ancora con un Pd derenzizzato. Una tentazione fortissima per diversi iscritti a LeU, ormai più felici di affossare il segretario Pd anziché ottenere qualche parlamentare in più.

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