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Matteo Renzi, il vero documento sul voto: quanti seggi sicuri ha il Pd, un bagno di sangue

Giulio Bucchi
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Sondaggi (terrificanti) alla mano, per Matteo Renzi quello delle liste indigeste a molti dentro il Pd è l'ultimo dei suoi problemi. L'ultima rilevazione Ixè, come ricorda Il Giornale, dava il Partito democratico al 22%, che gli garantirebbe 130 seggi alla Camera e 61 al Senato, meno dei 200 complessivi preventivati al momento di piazzare i candidati. Il guaio è che il centrosinistra al momento esce sconfitto sui collegi uninominali, facendo saltare lo schema dei seggi sicuri che, sempre secondo Ixè, sono appena 5: 3 alla Camera e 2 al Senato. Una Caporetto democratica. Leggi anche: Gentiloni candidato nel collegio sbagliato: Renzi, carriera finita? Proprio per questo, avendo in tasca i "veri" numeri che si profilano da qui al 4 marzo, il segretario avrebbe usato il lanciafiamme contro le minoranze, a costo di far evocare nuovamente l'incubo della scissione. Per come si sta muovendo in questi mesi, d'altronde, l'obiettivo di Renzi pare sempre più delineato e scoperto: mandare in frantumi la creativa di Romano Prodi e Walter Veltroni dopo 10 anni di onorato servizio e un'agonia molto meno onorata, e creare la versione italiana di En Marche. Con Renzi al posto di Emmanuel Macron, ovviamente.

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