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Matteo Salvini, fango sulla Lega dagli Stati Uniti: "Il Carroccio prende soldi dai russi, indagate"

Andrea Tempestini
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Una bomba di fango sulla Lega di Matteo Salvini, evidentemente troppo anti-establishment, almeno secondo gli Stati Uniti. A sganciarla, infatti, è il senatore democratico Ben Cardin, l'autore del rapporto che accusa la Russia di Vladimir Putin di voler interferire sulle elezioni italiane. Intervistato da La Stampa, afferma: "La Russia sta cercando attivamente di interferire nelle elezioni dei Paesi democratici occidentali. L'Italia è un obiettivo ed è stata avvertita. Speriamo che prenda le iniziative necessarie a difendersi". Leggi anche: Salvini sputtana Renzi: "La sua fake news sul mio conto, ecco le prove" Nel documento redatto da Cardin, si avanza il sospetto che la Lega abbia "ricevuto fondi dai servizi di sicurezza del Cremlino". "Indagate su questa vicenda", intima. Roba da guerra fredda, insomma. E il senatore conferma questa fantasiosa ricostruzione: "Mosca sta cercando di influenzare le elezioni in tutto l'Occidente. L'obiettivo è incrinare la nostra alleanza e favorire gli interessi nazionali del Cremlino". Secondo Cardin "è un'operazione che costa poco, e qualunque risultato ottenuto in termini di destabilizzazione rappresenta comunque un guadagno". Dunque, secondo il senatore, la Lega sarebbe "destabilizzante". Una favoletta, insomma. Ma Cardin tira dritto per la sua strada e afferma che "in Italia gli interventi sono avvenuti durante il referendum costituzionale del 2016, quando per esempio il Movimento 5 Stelle ha usato una rete di siti e social media per diffondere fake news favorevoli agli obiettivi di Mosca", che però non è chiaro quali siano. Di chiaro, al contrario, pare esserci che ai democratici americani e a mister Cardin in particolare, una Lega troppo potente fa paura. Così tanta paura da agitare lo spauracchio dell'interferenza russa (magari per ordine di quell'alta finanza che vede le forze anti-establishment come il male assoluto).

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