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Luigi Di Maio, il sondaggio da incubo: crescono centrodestra e centrosinistra, calano solo i grillini

Giovanni Ruggiero
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Gli effetti dei gravissimi fatti di Macerata sono da giorni ben visibili nei titoli di tg e giornali, ma ben poco nei sondaggi politici. Chi si aspettava particolari scossoni a favore di una o l'altra parte politica rimarrà deluso, secondo i dati riportati da Nicola Piepoli su La Stampa. Negli ultimi sette giorni a crescere di quasi un puntu percentuale sono stati i grandi raggruppamenti di centrodestra e centrosinistra, a discapito di Movimento Cinque Stelle e le forze minori. Leggi anche: Sondaggio, così l'avanzata di Casapound aiuta Pd e M5S In vantaggio resta il centrodestra con il 36,5%, seguito dal centrosinistra con il 29,8%, mentre il M5S cala di mezzo punto arrivando al 27%. Stando così le cose, alla coalizione guidata da Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni potrebbe essere assegnati al massimo 285 seggi alla Camera, ben lontano dai 316 necessari per la maggioranza. Una quota che secondo Piepoli equivale a circa 600mila voti, potenzialmente ancora recuperabili nei prossimi 28 giorni di campagna elettorale. Leggi anche: I numeri che sotterrano Grasso: così D'Alema lo ha commissariato La partita comunque resta ancora aperta, soprattutto su 30 seggi considerati in bilico, per lo più distribuiti tra il Centro e il Sud. In buona parte di questi territori è il centrodestra a mantenere un certo vantaggio, con candidati tallonati per un terzo da avversari di centrosinistra, per la restante parte da grillini. La distanza tra i principali competitori in questi seggi non sarebbe superiore a poche centinaia di voti, motivo per cui al centrodestra basterebbe crescere di appena due punti percentuali per incassare una sorta di "bonus" su tutto il territorio nazionale.

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