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Matteo Renzi, la brutta voce che gira nel Partito democratico: se finisce al 20% arriva Veltroni

Giovanni Ruggiero
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Di settimana in settimana tra i fedelissimi di Matteo Renzi si è cristallizzato il timore che le prossime elezioni si possano trasformare in uno dei più terrificanti incubi a occhi aperti. La discesa continua dei dati si è frenata solo la scorsa settimana, ma quel punto guadagnato in sette giorni non è bastato ad allontanare l'ipotesi peggiore che circola negli ultimi giorni. Secondo un retroscena della Stampa, quel che preoccupa di più i dirigenti Dem è avvicinarsi troppo alla soglia del 20%. Una realtà neanche tanto fantascientifica, visto che il sostegno degli alleati Bonino e Lorenzin potrebbe non superare il 3% in tutto. Leggi anche: Renzi? Secondo Gad Lerner è già spacciato: cosa deve fare dopo il voto Le minoranze interne, da Andrea Orlando a Dario Franceschini, non devono neanche prendersi il disturbo di rincarare la dose. Quel che sta capitando al Pd ogni giorno basta e avanza a mettere in difficoltà Renzi, al punto che c'è già chi suggerisce un possibile sostituto, come riporta un retroscena della Stampa, indicando come candidato Walter Veltroni. L'ex segretario Pd sarebbe visto come l'unico tra i padri nobili del partito in grado di tenere insieme i cocci del vaso andato in frantumi dopo il voto. Una figura conciliante, di certo più digeribile dalle minoranze interne rispetto all'ex premier.

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