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Matteo Salvini, l'allarme di Umberto Bossi dopo Macerata: "Se continua così finirà malissimo"

Giulio Bucchi
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"Più che un leghista, Luca Traini forse è un nazionalista. Di sicuro, un pirla". Intervistato dal Fatto quotidiano, Umberto Bossi condanna la violenza di Macerata ("Senza se e senza ma") e soprattutto mette in guardia Matteo Salvini: se il leader della Lega continuerà a soffiare sul fuoco del clima anti-immigrati, spiega il Senatùr, si brucerà.  Leggi anche: Scenario clamoroso, Casapound al governo con Salvini "Forse dovrà capire che gli stessi che oggi aizza un giorno potranno ritorcersi contro di lui; la politica non si improvvisa e non si deve mai giocare con gli istinti e con le necessità delle persone", ammonisce Bossi, candidato con il Carroccio ma sempre scettico sulla svolta a destra di Salvini. Anche il fondatore della Lega, a suo tempo, parlo di fucili puntati contro Roma Ladrona: "Ma erano altri tempi, non c'era questo clima nel Paese e soprattutto voleva essere solo una immagine simbolica. Noi la violenza non l'abbiamo mai giustificata, mai. Siamo nati per separare la parte sana del Paese, il Nord, la Padania, dalla zavorra che ci teneva incatenata, da quella Capitale che succhiava il sangue. Ma era sempre e solo una questione economica: le tasse che paghiamo al Nord devono rimanere al Nord. Punto".  Secondo Bossi la violenza che vede al centro anche Salvini "è gratuita". "Oggi per cosa begano? Sono da condannare tutti, anche quelli che hanno aggredito Giorgia Meloni, c'è gente strana in giro e soprattutto c'è un bruttissimo clima: serve più responsabilità politica". Certo, la sinistra non aiuta. "Non si era mai visto un governo come questo incapace di prendersi le responsabilità del proprio territorio, il sindaco (di Macerata, ndr) è scappato. Questi del Pd, questo bluff di Renzi, non hanno personalità e ciascuno si sente libero, senza guida, privo di riferimenti". In questo clima di confusione totale, sospira Bossi,  "meno male che c'è ancora pure Berlusconi". "Lui conosce bene tutto e tutti" e, assicura Boss, non farà mai un governo con Renzi perché "è rimasto delussisimo da quel ragazzo". Insomma, meglio il passato: "Io e lui siamo due vecchi costretti a fare ancora da guide".

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