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Luigi Di Maio, Silvio Berlusconi lo smaschera: "Vuole la patrimoniale"

Andrea Tempestini
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Non è certo un mistero che il primo bersaglio della sua campagna elettorale sia Luigi Di Maio. O meglio, il M5s. Si parla di Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia, che conferma tutti i suoi timori relativi all'avanzata grillina in un'intervista a Radio Etna ripresa da Il Giornale dove afferma, chiaro e tondo, che "la vittoria dei 5 Stelle sarebbe un incubo". Leggi anche: M5s, rimborsopoli si allarga. E Di Maio che dice? E quando chiedono al Cavaliere cosa farebbe in caso di vittoria del M5s, risponde: "Ho detto qualche volta scherzando che avrei lasciato non la politica ma addirittura l'Italia. In realtà non sarei io a lasciare l'Italia, ad andarsene sarebbero i capitali, gli investimenti, le imprese, i cittadini che possono permetterselo. È quello che succede da alcuni anni in Francia, per effetto delle insopportabili tasse sulla casa e sulla successione, un sistema di tassazione che i grillini vorrebbero applicare anche da noi". E non è tutto. Con un governo di Di Maio, afferma Berlusconi, "alle tasse si aggiungerebbero una vera e propria valanga di altre tasse, a cominciare dalla patrimoniale, che colpirebbe chiunque abbia messo qualcosa da parte, mentre ciò che abbiamo risparmiato per lasciarlo ai nostri figli sarebbe colpito una seconda volta da tasse di successione fino al 50% del totale". Una vera e propria tempesta fiscale, insomma.

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