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Laura Boldrini ignora le minacce sui siti dei comunisti

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Matteo Legnani
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Altro che "marea nera". La marea, in Italia, esiste, ma è "rossa", come hanno dimostrato le violente dimostrazioni di piazza svolte dai kompagni a Piacenza, Bologna e Napoli. Critiche dal Pd, silenzio da quella sinistra che strizza l'occhio ai rossi "antifascisti" come potenziali elettori: Grasso, Boldrini e compagnia bella. Al di là delle violenze di piazza, una violenza ancor più spaventosa è quella che si trova online, sui siti internet dei centri sociali e dei gruppi antagonisti. Qualche esempio lo riporta il quotidiano Il Tempo. Così, sulla pagina "Bologna Antifa" si legge che "va praticato l'antifascismo militante con ogni mezzo necessario". E ancora che "finchè ci saranno i fascisti noi saremo qui ad aspettarli: Fiore, Salvini, Meloni, Di Stefano, Minniti e qualunque altra faccia di merda saranno cordialmente ricacciati nelle fogne". Dalla Boldrini, che è tanto attenta a quel che il web dice (di male) su di lei, nessuna condanna o censura. Forse, ha paura di essere tacciata anche lei di essere una "faccia di merda". Leggi anche: Alla presidenta scatta la molla davanti al murale comunista: "I gruppi neofascisti vanno sciolti"

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