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Maria Elena Boschi, il retroscena clamoroso: "Sarà premier", e il Pd a Bolzano esplode

Giulio Bucchi
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Per Maria Elena Boschi c'è "un futuro da premier". Non l'ha detto Matteo Renzi, il suo padrino politico. E nemmeno qualche ultrà renziano del Pd, stile Anzaldi. A pronosticare l'approdo a Palazzo Chigi della ex ministra delle Riforme, oggi sottosegretaria un po' azzoppata nella sua scalata politica dallo scandalo banche e dalla bomba di famiglia di Etruria è niente meno che Gianni Letta, lo storico consigliere di Silvio Berlusconi e ancora oggi potentissimo dentro Forza Italia e non solo.   Leggi anche: Boschi, spunta la foto che può cambiare la politica italiana Una galanteria (martedì la Boschi e Letta erano insieme, con Giuliano Amato, a un convegno alla Luiss di Roma), una gufata, una anticipazione di larghe intese? Oppure, come sussurra maliziosamente qualcuno, un altro clamoroso trappolone firmato Silvio Berlusconi, che potrebbe mandare davvero a Palazzo Chigi la Boschi per poi impallinarla definitivamente? Difficile dirlo oggi, di sicuro c'è solo che nel frattempo la minoranza Pd a Bolzano, dove Maria Elena è candidata e paracadutata, è in rivolta e oggi, come anticipa Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera, ufficializzerà l'uscita dal partito. A guidare la clamorosa protesta di 20 esponenti locali non è un politico qualunque, ma Roberto Bizzo, presidente del consiglio provinciale di Bolzano, finito tra l'altro sotto accusa per non aver versato abbastanza soldi al partito.

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