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L'anti-banche Di Maio? Una presa per i fondelli. Il suicidio: chi ha candidato (pazzesco)

Eliana Giusto
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Hanno sempre fatto quelli anti-banche i grillini. Contro Mps aveva tuonato anche Beppe Grillo nel gennaio del 2013: "Quello che hanno fatto alla banca Monte dei Paschi è peggio della Tangentopoli, di Craxi e di Parmalat insieme". E ancora aveva dichiarato Luigi Di Maio nel gennaio 2017: "È la banca dove ci sono i segreti della sinistra italiana, perché lì dentro hanno utilizzato i soldi per finanziare gli amici degli amici". Leggi anche: Luigi Di Maio, la giudice che lo massacra: perché il Movimento Cinque Stelle è illegale Ma ora qualcosa deve essere cambiato visto che il Movimento 5 stelle, sottolinea il Giornale, si presenta alle elezioni con Giuseppe D'Ippolito, avvocato, che ha curato gli interessi legali di quella banca per molti anni, fino al 2000. D'Ippolito è stato scelto da Di Maio per correre in Calabria nel collegio uninominale Catanzaro-Lamezia Terme per la Camera. D'Ippolito è stato docente universitario, consigliere del ministero delle Attività produttive durante il governo di Massimo D'Alema, amministratore delegato dell'agenzia europea di Rating (Aer). Ha lavorato per il Cnel e per la presidenza del Consiglio. Così si legge nel suo curriculum dove però è stata omessa l'informazione su Mps. Il suo avversario a Catanzaro, il forzista Mimmo Tallini, ha messo il dito nella piaga: "Capisco l' imbarazzo dell'avvocato D'Ippolito a dovere ammettere di essere stato per dieci anni avvocato del Monte dei Paschi di Siena e quindi facente parte del sistema bancario che ha vessato tanti risparmiatori italiani".

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