Cerca
Logo
Cerca
+

Spread, come varierà secondo gli analisti a seconda del risultato elettorale

Esplora:

Matteo Legnani
  • a
  • a
  • a

Tra i 40 e i 50 punti. Tanto potrebbe costare, in termini di spread, un eventuale governo guidato dai 5 Stelle dopo le elezioni del 4 marzo. O un governo nel quale la Lega abbia una parte preponderante, magari con un suo uomo a Palazzo Chigi, come risultato di una vittoria del Carroccio nella sfida tutta interna al centrodestra con Forza Italia. Considerando che il livello attuale del differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi è intorno ai 140 punti, nella peggiore delle ipotesi si arriverebbe intorno a 180, e in ogni caso ben sotto soglia 200. Niente a che vedere con i 576 punti del 9 novembre 2011, ma in ogni caso una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, che hanno visto lo spread sempre stabile tra i 130 e i 150 punti. Questo perchè, secondo gli analisti di Mediobanca e di Morgan Stanely, ripotati da Il Messaggero, in realtà nessuna delle forze cosiddette "non convenzionali" sventolerebbe facilmente appieno la bandiera anti-europeista una volta andata al governo. Unicredit, riportata sempre da Il Messaggero, indica invece un range piuttosto ampio tra lo spread che porterebbe con se un governo di larghe intese tra partiti favorevoli all'euro e un governo guidato da forze anti-establishment: 110 nel primo caso contro 210 nel secondo. Leggi anche: Di Maio e M5S, il video che svela le loro posizioni sull'euro: oltre il ridicolo / Guarda

Dai blog