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Matteo Salvini, i tre segnali sul palco della svolta radicale: rosario, Vangelo e cravatta

Giovanni Ruggiero
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Il comizio di Matteo Salvini in piazza Duomo ha rappresentato una svolta radicale per il leader leghista. L'accelerata non è stata solo politica, visto che dal palco non ha solo ribadito la sua ferma volontà di puntare a palazzo Chigi, con tanto di giuramento davanti agli italiani. Il leghista ha mostrato due segni finora poco ostentati del suo cambiamento, a cominciare dal rosario che teneva in tasca "che mi ha regalato un don - ha detto - fatto da una donna che combatte in strada, non lo mollo", e dal Vangelo che ha citato con vigore. E poi l'abbigliamento: sotto il cappotto - la temperatura milanese oggi è stata particolarmente rigida - Salvini ha indossato una camicia bianca e una cravatta, lasciando per una volta nell'armadio le mitologiche felpe. Certo l'abito non fa il monaco, ma restando sui proverbi anche l'occhio vuole la sua parte. Leggi anche: Il leghista dal palco cita Pier Paolo Pasolini

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