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Luigi Di Maio, spunta un altro candidato che lo ha preso in giro: "Condannato per cd pirata masterizzati"

Giovanni Ruggiero
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Un'altra tegole sul Movimento 5Stelle. Mentre è ancora fresca la ferita del caso Caiata, indagato per riciclaggio ed escluso ieri dal Movimento, oggi spunta un altro impresentabile tra i candidati M5s. Si tratta di Antonio Tasso, candidato pentastellato nel collegio di Manfredonia-Cerignola, imputato per aver duplicato cd e videogiochi abusivamente e averli venduti senza contrassegni Siae. Secondo quanto riporta Il Foglio, Tasso sarebbe condannato in primo grado. Quindi, nonostante la prescrizione, sarebbe incompatibile con il codice etico grillino. Secondo la ricostruzione del quotidiano, la condanna in primo grado per violazione della legge sul diritto d'autore, del Tribunale di Foggia, risale al 2007. "Con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, abusivamente duplicava o riproduceva a fine di lucro, 308 cd per videogiochi e 57 cd musicali", si leggeva nella sentenza. Per Tasso il giudice aveva deciso per le attenuanti generiche, condannandolo alla pena di sei mesi di reclusione e 2mila euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. La pena è stata sospesa perché Tasso non aveva precedenti penali. Leggi anche: Di Maio senza vergogna, chi vuole fare ministro: ecco il suo fedelissimo Tasso non ci sta e, sui social, smentisce le accuse: "Mentre sono impegnato in questa campagna elettorale, mi giungono notizie di attacchi di bassa lega dal candidato di centrosinistra Michele Bordo. In risposta, amici cittadini, a voi che siete gli unici a cui devo delle spiegazioni, dico che per potermi candidare nel Movimento 5 Stelle, oltre al curriculum, ho inviato il casellario giudiziale, il certificato dei carichi pendenti e il certificato ex articolo 335 che serve per verificare l'esistenza di denunce o indagini. Tutti questi certificati sono risultati puliti". "Certo, una denuncia ci fu - ammette - circa 20 anni fa se non ricordo male, tra il 1999 e il 2000: mi sono difeso come era mia diritto in quell'occasione e non ci fu nessuna condanna né amministrativa né penale e il caso è stato archiviato" garantisce. "Se dovessi vergognarmi per una denuncia che non ha sortito effetti, allora i politici potenti e arroganti che adesso mi attaccano e quelli che sono imputati dovrebbero sparire per sempre dalla scena politica per tutti i danni che hanno causato" sostiene. Quindi, conclude: "Il 4 marzo abbiamo la possibilità di sconfiggere l'arroganza politica che ha distrutto questo paese. Vai a votare e convinci altri a farlo". Intanto oggi torna a parlare Caiata: "Sono assolutamente sereno per la totale infondatezza delle cose che sono state dette e, in pochissimo e brevissimo tempo, si farà luce su questa cosa: in quel momento chiederò la riammissione al Movimento". "Ha fatto bene Di Maio a escludermi dal Movimento, che non può e non deve subire ripercussioni a causa mia e di questo ignobile sciacallaggio mediatico" prosegue Caiatta. "Attaccano me per colpire Di Maio e il Movimento perché hanno paura, tanta paura di perdere potere in una regione con interessi economici enormi per l'establishment - conclude -. Chiarirò presto la mia posizione e chiederò di essere riesaminato dal collegio dei Probiviri per essere 5 stelle dentro e fuori. Nel frattempo, se verrò eletto, porterò avanti tutte le battaglie del Movimento e rispetterò i suoi princìpi con forza. Provano a piegarci, ma noi non ci spezziamo". In serata sul caso Tasso interviene anche il candidato premier pentastellato Luigi Di Maio. "Antonio Tasso si è potuto candidare con il Movimento 5 Stelle perché il suo certificato penale è pulito, non ha carichi pendenti e il suo 335 risulta nullo. Pertanto risultava candidabile. Peccato che dieci anni fa Tasso sia stato coinvolto in un processo, perché avrebbe masterizzato dei Cd-Rom. Il processo è arrivato solo alla condanna in primo grado e poi è andato in prescrizione. Tasso ha accettato la prescrizione prima che esistesse il codice etico del Movimento e prima che esistesse il Movimento stesso. Resta il fatto che non ci ha informati di questo episodio", argomenta. Per questa ragione è stato segnalato al collegio dei probiviri a cui ho proposto l'espulsione". Il capo politico M5S, comunque, tira dritto nel suo 'rally' e domani, insieme ad Alessandro Di Battista, sarà in Tv su Rai3 da Lucia Annunziata dove ha intenzione di annunciare il primo nome dell'eventuale governo a 5 stelle.

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