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I sondaggisti: le possibili conseguenze di Burian sul voto, paga il centrodestra

Matteo Legnani
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Una campagna elettorale "brutta" e "triste". E' questo il giudizio che tre dei maggiori sondaggisti italiani, Roberto Weber, Antonio Noto e Nicola Piepoli danno della corsa verso le elezioni politiche del 4 marzo. Il numero uno di Ixè Weber arriva addirittura a dire, in un articolo su La Stampa, che "la campagna elettorale sembra non aver inciso, si poteva anche non fare, perché gli spostamenti ci sono stati per lo più tra partiti della stessa coalizione". L'incognita maggiore, da cui dipenderanno molti dei risultati con tanti collegi uninominali in bilico, è quella legata all'affluenza. Un'incognita, se possibile, accresciuta dalle pessime condizioni meteo che stanno imperversando in queste ore sull'Italia: gelo e neve, infatti, potrebbero condizionare non poco la decisione di recarsi ai seggi: "Se dovesse ripresentarsi il 'Burian' - spiega Piepoli - soprattutto gli anziani saranno scoraggiati dal lasciare casa per andare a votare". Uno scenario, quest'ultimo, che deve preoccupare soprattutto quei partiti che hanno un elettorato meno giovane, come quelli del centrodestra. Anche se ormai, con l'età media altissima che c'è in Italia, forse solo i partiti di estrema sinistra possono dirsi immune dall'effetto 'Burian'. Leggi anche: Alessandra Ghisleri, il giudizio tombale: cosa succederà una settimana dopo il voto. Italia fregata

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