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Mattarella, il retroscena clamoroso: governo dei giudici, tre candidati premier

Giulio Bucchi
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Dal "governo del presidente" al "governo dei giudici", il passo è molto breve. L'ipotesi di un esecutivo "tutti dentro" non è più così lontana, visto che di fronte a Sergio Mattarella si presenta uno scenario balcanico con i due maggiori indiziati di governo, Luigi Di Maio e Matteo Salvini da una parte (ancora opposti l'un l'altro, però) e il Pd "di sistema" dall'altra. E così secondo il retroscena della Stampa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sta accarezzando l'idea di un profilo di candidato premier in grado di mettere a tacere tutte le speculazioni e, insieme, vincere ogni ritrosia da parte di Matteo Renzi. Leggi anche: "Messaggino per Renzi", cosa c'è dietro le parole di Mattarella Chi potrebbe dire no a un giudice della Corte Costituzionale a Palazzo Chigi? Ancora meno criticabile di un economista in stile Carlo Cottarelli, forse. E così, secondo il quotidiano torinese, ecco i primi tre nomi "togati": non quello di Raffaele Cantone (nominato presidente dell'Autoirità anti-corruzione da Renzi), ma quelli di Giuseppe Tesauro, presidente della Consulta, un ex presidente come Gaetano Silvestri (già iscritto ai Democratici di sinistra) che guidava la Corte quando venne bocciato il Porcellum nel 2014, e buon ultimo Sabino Cassese, giudice costituzionale e ministro col governo Ciampi.

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