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Silvio Berlusconi, la frase rubata ai fedelissimi: "In confronto a Salvini Di Maio è uno statista"

Giulio Bucchi
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Le intemperanze euro-scettiche di Matteo Salvini, poche ore prima del vertice a Palazzo Grazioli, non sono andate giù a Silvio Berlusconi. "Il tetto del 3% che fa parte delle regole io sarei per rispettarlo, ma se devo trovare 31 miliardi di euro allora contratteremo con Bruxelles in modo sereno per rispettare le esigenze italiane", ha detto il leader della Lega e candidato premier del centrodestra nel suo ultimo giorno a Strasburgo, con tanto di selfie d'addio con Nigel Farage, il nemico pubblico dell'Unione europea. Leggi anche: "Vi dico perché Berlusconi è scomparso", un Feltri durissimo Non il massimo, secondo il Cav, per una forza di governo che già è vista con sospetto (sia pur ingiustificato) da Bruxelles e per un partito come Forza Italia che aveva candidato premier Antonio Tajani, big del Ppe e presidente del Parlamento europeo. "In confronto - si è confidato con i suoi Berlusconi - Luigi Di Maio appare un vero statista", una frase forte considerata la scarsissima stima che l'ex premier nutre nei confronti del candidato premier del M5s. D'altronde, lo stesso Di Maio in queste settimane si è espresso in termini molto morbidi su Unione europea ed euro, mentre Salvini ha proseguito sulla strada delle picconate. Ricetta che ha funzionato, e alla grande, in campagna elettorale ma che potrebbe costargli caro in prospettiva Palazzo Chigi.

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