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Emma Bonino, l'ipotesi: a lei la presidenza del Senato. Perché per il M5s e Luigi Di Maio è un incubo

Andrea Tempestini
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La partita per la presidenza al Senato, così come quella alla Camera, è ovviamente apertissima. Diversi i nomi sul tavolo e che si rincorrono da giorni. Per quel che riguarda Palazzo Madama, stando alle indiscrezioni, il M5s punterebbe su Roberto Fico, l'ultra-ortodosso che avrebbe la funzione di contrappeso alla parte del movimento compatta attorno a Luigi Di Maio. Ma per i grillini, la partita al Senato sarà più complessa, poiché hanno dichiarato apertamente di volere Montecitorio. "È giusto che la presidenza della Camera vada al M5S - ha spiegato Laura Grillo -, perché vogliamo che alla Camera si parta con la delibera sui vitalizi". Ed è in questo contesto che, nel M5s, si fa strada un timore, ovvero che al Senato, se calcassero la mano alla Camera, possa essere eletta una figura di garanzia in grado di "ingarbugliare" i fragili equilibri politici. E quella figura di garanzia, si sussurra, potrebbe essere Emma Bonino, attorno alla quale potrebbe raccogliersi una maggioranza che, fino a poche ore fa, era difficile anche soltanto da immaginare. Leggi anche: Qualcuno fermi Scalfari: "Dove vorrei Boldrini e Bonino"

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