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Riccardo Fraccaro eletto questore anche coi voti della Lega di Matteo Salvini: per Silvio Berlusconi è quasi finita?

Andrea Tempestini
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Che la guerra tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio sia soltanto di facciata? Il sospetto lo ha avanzato Gianfranco Rotondi, ma a ben vedere ci sono altre evidenze che fanno pensare come l'intesa tra i due sia più vicina di quanto si possa immaginare. La prova? Sta nei voti incassati alla Camera dal neo-questore, il grillino Riccardo Fraccaro, eletto tagliando fuori il Pd che pretendeva quella poltrona. Il punto è che Fraccaro ha incassato 47 voti in più rispetto al totale della pattuglia pentastellata a Montecitorio. Voti che, sotto traccia, sarebbero arrivati proprio dal Carroccio: l'asse Lega-M5s, dunuque, appare già piuttosto consolidato. Leggi anche: Di Maio-Salvini, ecco la lista dei ministri Un voto che ha agitato Silvio Berlusconi, il quale sempre più teme di restare tagliato fuori dai giochi. Tanto che giovedì, Salvini, lo ha chiamato per provare a rassicurarlo, affermando che terrà unito il centrodestra. Eppure, la possibilità che la coalizione si rompa con la formazione di un governo Lega-M5s è concreta, ma c'è una condizione che per il leader del Carroccio è ineludibile: Di Maio deve arretrare dalla pretesa di essere premier a tutti i costi. Soltanto nel caso in cui i due partiti iniziassero a ragionare su una figura terza per la premiership il loro esecutivo diverrebbe possibile. Una possibilità che, nel frattempo, si tiene in vita e si alimenta. E il voto al questore, come spiegato, altro non fa che confermare il tutto.

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