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La congiura contro Di Maio dei 60 falchi grillini. Ecco cosa rivela la conta interna alla Camera

Cristina Agostini
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Il Movimento cinque stelle è cambiato al suo interno. Se si analizzano le votazioni dei grillini per decidere i candidati all'ufficio di presidenza della Camera si possono vedere i nuovi equilibri. Se infatti nella scorsa legislatura, riporta il Corriere della Sera prevalevano gli "ortodossi" ora vince l'ala "pragmatica". Le due anime pentastellate si sono ribaltate i ruoli e basta vedere il numero 119 che si ripete in due occasioni: le preferenze accordate a due fedelissimi di Luigi Di Maio - quelle ottenute da Riccardo Fraccaro come candidato questore e da  Maria Edera Spadoni, che ha vinto il ballottaggio per la vicepresidenza con l'"ortodosso" Giuseppe Brescia. Insomma, ha vinto quella parte del M5s che vuole governare. E ancora, dai dati emerge che i "falchi" hanno raccolto nelle votazioni (escluso il ballottaggio per la vicepresidenza) tra i 50 e i 65 voti. Si tratta di uno schieramento frammentato che riguarda circa 60 deputati. Anche se si guarda il numero di votanti si nota che per il ruolo di vice-Fico si sono espressi al primo turno 137 parlamentari, al secondo 191. Per i questori hanno votato 200 deputati, per i segretari 161. Ergo, i 119 che stanno con Di Maio hanno un peso diverso, pari a circa i due terzi di chi si è espresso. Una maggioranza assoluta.

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