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Vittorio Feltri: "Staffetta Salvini-Di Maio modo migliore per farci ridere dietro dal mondo"

Matteo Legnani
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Ci manca solo la staffetta per giungere all' apice del ridicolo. Due anni e mezzo di governo Di Maio e altri due anni e mezzo di governo Salvini. Un po' per uno fa male a nessuno, come si diceva all' asilo. Suvvia non scherziamo, professor Becchi. Ma cosa ti viene in mente? Non riusciamo a formare un esecutivo, figurati se siamo in grado di esprimerne due, uno pentastellato e uno leghista. Con quali maggioranze? Con quali programmi? Vero che Mazzola e Rivera si alternarono nella Nazionale di Valcareggi (1970, roba fresca), ma mi è difficile considerare il calcio maestro di vita e di politica. Data l' attuale situazione non vedo quale soluzione seria possa adottare Mattarella, le cui consultazioni coi partiti sono servite esclusivamente a perdere tempo e energie. Non esiste alcuna possibilità di mettere d' accordo il centrodestra con il Movimento 5 Stelle. Sono talmente distanti l' uno dall' altro che si esclude una strategia comune. Leggi anche: Vittorio Feltri: la Casta s'è incartata e si è persa in inutili chiacchiere D' altronde il risultato elettorale impedisce qualsiasi alleanza tra le forze in campo, ciascuna delle quali se ne va per i fatti suoi e si preoccupa di tutto tranne che di escogitare un sistema idoneo a dotare il Paese di una guida sia pur provvisoria. La staffetta che suggerisci, con tutto il rispetto per i tuoi titoli accademici, è una boiata pazzesca, una boutade divertente dai contenuti irrealizzabili. Il dramma non è dovuto alla presenza dominante di Salvini, ma a quella ingombrante di Di Maio, la struttura culturale del quale gli consente a malapena di dirigere una portineria. Supporre che costui sia candidato a entrare da trionfatore a Palazzo Chigi è fantascienza, peggio: evoca la sceneggiatura sgangherata di un filmaccio dell' orrore. L' Italia sta attraversando un brutto periodo non solamente a livello istituzionale: sono tante le cose che facciamo o non facciamo alle quali non siamo capaci di reagire. Abbiamo un fisco mordace e inefficiente, una sanità che barcolla, un Mezzogiorno handicappato grave, una economia vessata dalla burocrazia e da una giustizia manicomiale. Se poi ci affidiamo a Di Maio per mutare i nostri destini dimostriamo di meritare la fine verso cui ci avviamo con stupefacente noncuranza. di Vittorio Feltri

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