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Sergio Mattarella, le tre strade per un governo: Giorgetti, Casellati o esecutivo del presidente. La decisione a brevissimo

Andrea Tempestini
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E adesso? Dopo il secondo giro di consultazioni lo stallo sembra continuare. L'intesa tra Lega e M5s pareva più vicina, poi quella frase di Silvio Berlusconi che ha scatenato il pandemonio politico. Certo, ora come ora il patto tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio sembra ancora la soluzione più probabile, ma lo è in un contesto dove tutto, o quasi, sembra impossibile. E dunque, si ribadisce: e adesso? Leggi anche: Retroscena al Colle: quelle voci sulla Casellati Adesso Sergio Mattarella vuole accelerare, soprattutto a causa dell'escaltion militare in Siria, che l'Italia deve affrontare. E come può farlo? Tre le strade. La prima, secondo il Corriere della Sera, è dare il preincarico a un esponente della Lega, che sarebbe Giancarlo Giorgetti. Oppure, provarci con Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, alla quale il Quirinale potrebbe affidare un incarico esplorativo: dovrebbe verificare la possibilità di un'intesa tra le due forze politiche che rivendicano la vittoria, Lega e M5s, ma difficilmente Di Maio darebbe i suoi voti a un governo con la Casellati premier. La terza ed extrema ratio, considerata improbabile fino all'altro ieri, è quella di un governo del presidente: Mattarella, insomma, potrebbe affidare un incarico pieno a una personalità sopra le parti. Un premier che dovrebbe formare un esecutivo di tregua, o di scopo, o del presidente (chiamatelo come preferite). I tempi per la decisione di Mattarella si annunciano strettissimi: potrebbe comunicare la sua decisione entro tre o quattro giorni, ma c'è chi sostiene che già nella serata di venerdì dal Colle potrebbe arrivare il nome del premier, con mandato esplorativo o pieno che sia.

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