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M5s e Luigi Di Maio smascherati, la vergogna: il programma elettorale sulla piattaforma Rousseau cambiato dopo il voto

Maria Pezzi
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“La versione del programma elettorale attualmente disponibile sul sito del movimento è completamente diversa da quella che c'era a febbraio Roma”. È la rivelazione su Il Foglio di oggi scritta da Luciano Capone che parla di “truffa” del M5s. “Qualcuno al vertice del partito, probabilmente Di Maio che ne è il capo politico, con il placet di Davide Casaleggio che attraverso l'Associazione Rousseau gestisce il sito, ha sostituito il programma votato dagli iscritti con un altro completamente differente”, si legge nell'articolo-denuncia. Secondo Capone “i venti pdf che componevano il programma votato online – creati materialmente dall'agenzia di comunicazione Web Side Story – sono stati sostituiti da venti pdf diversi, a cui ne sono stati aggiunti quattro su temi mai proposti né votati su Rousseau (Smart nation, Sport, Editoria, Unione europea)”. Leggi anche: Di Maio, show dalla Gruber: insulta Salvini “Una manipolazione della volontà degli iscritti, una presa in giro degli elettori, una violazione delle regole del partito (democrazia diretta e trasparenza), la negazione della retorica sul cittadino vero ‘sovrano' e il politico semplice ‘portavoce'”, scrive ancora il giornalista sottolineando come “per recuperare il vecchio programma basta andare su ‘Internet Archive' – la più grande biblioteca della rete e utilizzare la funzione ‘Wayback Machine', che consente di risalire alle pagine web modificate o cancellate”. “Fino al 2 febbraio sul sito del M5s c'era un programma, il 7 marzo – tre giorni dopo le elezioni – ce n'era un altro. Totalmente diverso e spesso diametralmente opposto. E' il caso del ‘programma Esteri', un tema che, viste le vicende che riguardano la Siria, è di fondamentale importanza e stringente attualità. Gli iscritti avevano votato per un'impostazione radicale, terzomondista, filo russa e anti atlantica. Il nuovo ‘programma Esteri' è stato bonificato: tolte le contestazioni alla Nato e agli Stati Uniti, addolcite le critiche all'euro e all'Ue, smussati gli elogi alla Russia”.  Lo scoop del Foglio è stato elogiato anche da Enrico Mentana. "Specialmente in politica estera le modifiche sono eclatanti, con la cancellazione di ogni critica all'unilateralismo occidentale e alla stessa Nato". Una figuraccia enorme. Un fatto gravissimo. "Ulteriore fatto notevole è che 15 ore dopo l'uscita online del giornale non ci sia ancora nessuna reazione da parte dei 5 stelle", nota Mentana. Effettivamente. 

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