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Governo M5s-Pd, il retroscena: "Presto scelte drammatiche", cosa sa Pierferdinando Casini

Giulio Bucchi
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Il Pd e un governo con il Movimento 5 Stelle. La tentazione è sempre più forte, quasi una certezza. Francesco Verderami, nel suo retroscena sul Corriere della Sera, la definisce la "mossa del cavallo". Dopo lo strappo tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, Luigi Di Maio spera che il leader della Lega scelga di mollare definitivamente Forza Italia e diventare suo partner di minoranza. Ipotesi che però potrebbe trovare l'opposizione, malcelata, del presidente Sergio Mattarella. Al Quirinale un governo apertamente "sovranista" non piace, e dunque prima vorrebbe provare la strada del manato esplorativo bis, affidato questa volta a Roberto Fico, presidente della Camera grillino orientato a sinistra.  Leggi anche: "Aprire al Pd? Ci vada da solo". Salvini molla il Cav Pierferdinando Casini, che venerdì ha incontrato i militanti dem di Bologna, ha confermato lo scenario: "Questa comunità sarà chiamata presto a scelte drammatiche". Vale a dire, suggerisce il Corsera, a "un accordo con il grillino movimentista (Fico, ndr) che passi sulla testa del governista Di Maio e liberi la poltrona della Camera per un esponente democratico". E anche Guido Crosetto di Fratelli d'Italia da un paio di giorni ribadisce: "È questo il vero governo del presidente. Un esecutivo di minoranza dei cinquestelle con l'appoggio esterno di Pd e Leu e in più con il concorso esterno di Forza Italia al Senato, dove i voti scarseggiano". 

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