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Governo Pd-M5s. il senatore dem sputtana Luigi Di Maio: "Ho le prove, sta trattando con Matteo Salvini"

Giulio Bucchi
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La trattativa tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini sta andando avanti, quella tra M5s e Pd è una bufala. Ne è convinto il senatore dem Michele Anzaldi, renziano di ferro, che al Tempo spiega, chiaro e tondo, come dal fronte del Nazareno nulla di fatto possa cambiare. Il segretario Maurizio Martina "è una persona saggia e responsabile e al momento è schiacciato dalle responsabilità di mettere al più presto possibile il Paese in sicurezza. Ma questo non si può fare scavalcando alcune regole democratiche e soprattutto sulla pelle di un partito che già è stato troppo generoso. Anzaldi sente già aria di sgambetto grillino: "In 5 anni, il M5s ha detto una cosa ma ne ha fatta un'altra. Cosa che si ripeterà ancora. Basti pensare che Di Maio ha più volte sottolineato che il programma di governo, comunque, dovrà passare al vaglio della piattaforma Rousseau. E se la "piattaforma" dice no? Il Pd rimane col cerino in mano". Anche alla luce di tutto questo, Anzaldi si dice sicuro che "alla direzione del 3 maggio non accadrà nulla. Il Pd ribadirà la sua linea che è quella dell'opposizione. Non c'è nessuna nuova proposta da parte dei Cinquestelle, solo chiacchiere". Leggi anche: Di Maio e il siluro a Berlusconi sulle tv, cosa c'è dietro Il leader pentastellato, invece, starebbe già andando al sodo nell'altro forno: "Vuole la prova che Di Maio sta continuando a trattare con Salvini, mentre finge di dialogare con Martina? Basta vedere le sue dichiarazioni su Rai e conflitto di interessi. Lunedì, un retroscena del Corriere mai smentito, diceva che Di Maio era pronto a dare la gestione della Rai a Salvini per difendersi dai probabili attacchi delle tv di Berlusconi, se la Lega si separasse da Fi. Ieri (mercoledì, ndr) Salvini ha difeso Di Maio da Berlusconi e oggi (ieri, ndr) il leader M5s, nel contesto solenne del dopo consultazioni alla Camera, ha confermato ufficialmente di voler mettere insieme la modifica della governance Rai con il conflitto di interessi delle tv del Cavaliere, ovvero la promessa di poltrone a Salvini per difendersi da Mediaset".

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