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Giorgetti: intesa M5S-centrodestra per nuova legge elettorale, poi subito al voto

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Alessandra Menzani
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"Chiederò il preincarico". Matteo Salvini non molla e rilancia l'idea di un governo politico, non "istituzionale", partendo però dal perimetro del centrodestra. Da Grumello del Monte, nel Bergamasco, dove è intervenuto alla festa della Lega, il segretario ha detto che cercherà "fino all'ultimo" di dare un governo all'Italia, "ma partendo dal centrodestra, che è la prima coalizione che ha vinto le elezioni". "Siccome prima delle elezioni ho detto mandiamo a casa la sinistra e il Pd, mai andrò al governo con la sinistra e il Pd. Conto di mandare a casa la sinistra da tutte le regioni italiane. Il Pd in questo momento è affascinante, è come un esperimento antropologico, è risiko perché ogni giorno ci sono gli orlandiani, i martiniani, i renziani... Peccato che dopo le elezioni in Lombardia non ci sia più quella corrente bergamasca, che doveva essere un testa a testa tra Fontana e Gori". Qualche ora prima aveva parlato anche il suo braccio destro, Giancarlo Giorgetti: "Salvini è il candidato naturale alla presidenza del Consiglio, ma noi abbiamo sempre aggiunto che Salvini è disposto a guidare un Governo che abbia una solida maggioranza e una solida maggioranza in Parlamento, secondo noi, è fra il Centrodestra e il Movimento 5 Stelle". L'alternativa, spiega, è un "governo breve" sempre con i 5 Stelle. Se "si deve modificare la legge elettorale - ha sottolineato -, patti chiari, amicizia lunga, governo corto. Governo breve. L'unica ipotesi che prendiamo in considerazione è una rapida modifica della legge elettorale, che permetta a chi vinca, al prossimo giro, di poter governare in modo autosufficiente". In questo caso, ha aggiunto "il Centrodestra e il Movimento 5 Stelle si mettono d'accordo coinvolgendo tutti gli altri". No, dunque, a governi di minoranza: "Altre soluzioni, incollate con lo scotch, trovare di volta in volta 40-50 parlamentari, per permettere di sopravvivere giorno per giorno, ecco questo non ha molto senso. Non serve al Paese, non serve agli italiani e su quell'ipotesi non credo che Matteo Salvini sia disponibile. Nei prossimi giorni dovremo valutare se ci sia la possibilità di fare un governo che governi, con il Movimento 5 Stelle, o tornare alle urne”.

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