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Luigi Di Maio e Matteo Salvini, asse contro il governo neutrale: no a Sergio Mattarella, "voto subito"

Davide Locano
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Il "governo neutrale" proposto da Sergio Mattarella? Un immediato disastro: al vaffa del presidente, i partiti rispondono con un altro vaffa. In primis Giorgia Meloni, contraria ad "esperimenti da laboratorio". E poi, soprattutto, Matteo Salvini: "Mattarella vuole un governo neutrale? Per carità - taglia corto il leader della Lega -, serve un governo coraggioso, determinato e libero, che difenda in Europa il principio PRIMA GLI ITALIANI (maiuscolo su Facebook, ndr), che difenda lavoro e confini, altro che governino per tirare a campare. Per me o si cambia o si vota! Conto su di voi". A strettissimo giro di posta, anche l'intervento di Luigi Di Maio: "Nessuna fiducia a un governo neutrale, sinonimo di governo tecnico. Si vada al voto l'8 luglio. Salvini e Di Maio, dunque, compatti sull'immediato ritorno alle urne, che si fa sempre più probabile: senza i voti di Lega e M5s nessuna maggioranza è possibile. Per Mattarella, insomma, il quadro si fa sempre più complesso. Leggi anche: Di Maio-Salvini, le voci su un clamoroso incontro

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