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Quirinale, non si vota prima del 22 luglio. Martedì 9 maggio il nuovo premier

Cristina Agostini
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Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno fatto male i conti perché la Costituzione prevede 45 giorni come termine minimo per sciogliere le Camere ma considerati gli italiani all'estero il Viminale ne richiede almeno 60. Ergo, Sergio Mattarella dovrebbe sciogliere le Camere oggi per votare il 22 luglio. Praticamente impossibile. Infatti dal Quirinale, riporta il Giorno, si punta al 22 luglio come prima data utile. Uno schiaffo al partito del voto: tra formazione delle nuove Camere (20 giorni dopo il voto), elezioni di presidenti e uffici di presidenza, consultazioni, si partirebbe intorno a Ferragosto e si arriverebbe ben oltre la metà di agosto per la nascita di un nuovo governo. Intanto, con ogni probabilità domani 9 maggio nascerà il governo "di tregua". Leggi anche: Retroscena al Quirinale, Sergio Mattarella furibondo. Dopo il secco "no" di Salvini e Di Maio...queste parole Se il governo "neutrale" dovesse ottenere la fiducia, allora gli obiettivi di Mattarella potranno traguardare l'estate: il primo è il voto a fine settembre-primi di ottobre, il secondo l' inizio 2019. Da chi sarà composto e presieduto il suo governo? A ora non si sa. Ci sono molte personalità gradite al Capo dello Stato: Tabellini, Reichlin, Giovannini, Cottarelli, Alleva, Cartabia, Lattanzi, Cassese, Pajno, Belloni.  

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