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Bonafede, l'uomo forte di Di Maio nel posto-chiave. E occhio a questo nome: se è vero, governo sciagura

Giulio Bucchi
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"Sale la stella di Alfonso Bonafede". Con ogni probabilità, rivela un retroscena del Quotidiano nazionale, sarà lui, braccio destro di Luigi Di Maio e anti-berlusconiano di ferro, il grillino designato all'incarico di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel caso di "premier terzo" del governo M5s-Lega. Una posizione cruciale e che servirà a indirizzare le linee generali del governo. Ma quella di Bonafede non sarebbe l'unica candidatura inquietante dei 5 Stelle nella squadra di governo. Il Giornale fa addirittura il nome di Carlo Sibilia, pentastellato della prima ora, quella dei complottisti scatenati (lui, per esempio, sosteneva che l'uomo non fosse mai sbarcato sulla Luna e che i servizi segreti impiantassero dei chip sottocutanei nella gente, per controllarne il pensiero e le azioni). Dove finirebbe? Alla Cultura, ovviamente. Per l'Istruzione, invece, Di Maio avrebbe pronto l'asso nella manica: Giovanni Floris, conduttore di DiMartedì. Nel suo curriculum brilla il suo recente libro contro la meritocrazia scolastica. Basta così.

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