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Matteo Salvini e Luigi Di Maio, vertice alla Camera: le indiscrezioni su Alfonso Bonafede e Vito Crimi premier

Davide Locano
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Un nuovo incontro, la trattativa va avanti ad oltranza: Matteo Salvini e Luigi Di Maio si incontrano di buon mattino alla Camera. Dopo l'ok sul contratto tra Lega e M5s, resta da sciogliere il nodo del nome del premier. Un accordo è stato raggiunto sul fatto che si debba trattare di un parlamentare del M5s. Leggi anche: M5s-Lega, il contratto definitivo: ecco tutti i punti E se resta in campo l'ipotesi Di Maio (nonostante i recenti veti di Salvini), si stanno facendo strada altre soluzioni. Non solo Vincenzo Spadafora (portavoce di Di Maio) e Riccardo Fraccaro, ma anche due nomi davvero sconcertanti. Il primo sarebbe quello di Vito Crimi, il primo capogruppo alla Camera nella storia dei grillini. Il secondo, invece, quello di Alfonso Bonafede. Ipotesi da brividi, insomma, che condannerebbero l'Italia a un'autorevolezza che definire "scarsa" sarebbe piuttosto riduttivo. Sarebbe confermato, inoltre, il fatto che a Salvini verrà affidato il ministero degli Interni. Dunque, tra gli altri dicasteri di peso, probabile Giampiero Massolo - presidente del cda di Fincantieri - agli Esteri mentre Bonafede, se non finisse a Palazzo Chigi, potrebbe ahinoi essere dirottato alla Giustizia. Il leghista Giancarlo Giorgetti sarebbe in pole position per il ruolo di sottosegretario con delega ai Servizi mentre la Lega dovrebbe indicare i nomi per l'Agricoltura e il Turismo. Infine, i ministero dell'Economia e delle Politiche Ue, che potrebbero essere affidate a tecnici.

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