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Paolo Savona, il gesto a sorpresa che ha irritato Sergio Mattarella: spunta anche un piano per uscire dall'euro

Gino Coala
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L'ultima posizione del Quirinale che rifiuta ogni "diktat dai partiti" sembra parlare a Matteo Salvini e Luigi Di Maio perché Paolo Savona intenda. Il Colle non avrebbe gradito, anzi ci sarebbe stata fortissima irritazione, la decisione dell'economista euroscettico di dimettersi pochi giorni fa da tutti i ruoli di responsabilità ricoperti nel fondo di investimento Euklid, accompagnata poi da una nota della società che chiariva: "per sopravvenuti importanti impegni pubblici in Italia". Da Mattarella è stata letta come un tentativo di forzare la sua mano, quasi uno sgarbo istituzionale. Leggi anche: Becchi, la brutale verità sul governo in diretta: "Non capite un tubo. Se passa Savona, rivoluzione sovranista" A minare la posizione dell'ex ministro del governo Ciampi è stata poi la voce, partita già lo scorso mercoledì, secondo la quale una volta nominato a capo di via XX Settembre, Savona avrebbe fatto partire un piano ineluttabile per far uscire l'Italia dall'euro. Voci che il prof. ha voluto smentire con un'intervista ad Avvenire: "Resto in silenzio, in attesa delle scelte. A non volermi, semmai, è l'establishment che mi accusa di dare copertura al populismo, frutto invece dei loro comportamenti". Secondo il Messaggero, a Salvini sarebbe stato proposto dai grillini di posizionare Savona come Sottosegretario alle Politiche comunitarie. Una beffa che sa quasi di insulto, respinta con fermezza dal leader della Lega. 

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